Rischio terremoto
Ultima modifica 24 aprile 2024
Il terremoto si manifesta come un rapido e violento scuotimento del terreno. Provoca oscillazioni che scuotono in vario modo gli edifici: quelli più antichi o progettati senza criteri antisismici possono non sopportare tali oscillazioni, rappresentando un pericolo per le persone. Sui terremoti si conoscono molte cose, ma non è ancora possibile prevedere con certezza quando, con quale forza e dove si verificheranno.
Sapere in quale zona sismica si vive e come è stata costruita la propria abitazione permette di affrontare con consapevolezza il terremoto, limitandone gli effetti.
Cosa sapere
Negli ultimi mille anni, circa 3000 terremoti hanno provocato danni più o meno gravi. Quasi 300 di questi (con una magnitudo superiore a 5.5) hanno avuto effetti distruttivi e addirittura uno ogni dieci anni ha avuto effetti catastrofici, con un’energia paragonabile ai terremoti in Centro Italia del 2016.
Tutti i comuni italiani possono subire danni da terremoti, ma i terremoti più forti si concentrano in alcune aree ben precise: nell’Italia Nord-Orientale (Friuli Venezia Giulia e Veneto), nella Liguria Occidentale, nell’Appennino Settentrionale (dalla Garfagnana al Riminese), e soprattutto lungo tutto l’Appennino Centrale e Meridionale, in Calabria e in Sicilia Orientale.
Anche tu vivi in una zona pericolosa, dove in passato si sono verificati terremoti o se ne sono avvertiti gli effetti. E ciò potrà accadere ancora in futuro.
Cosa fare
Imparare a prevenire e ridurre gli effetti del terremoto è un compito che riguarda tutti noi. Condividi quello che sai in famiglia, a scuola, con amici e colleghi: la diffusione di informazioni sul rischio terremoto è una responsabilità collettiva, a cui tutti dobbiamo contribuire.